Il cantiere come continuazione del progetto

Il cantiere edile

Il cantiere come continuazione del progetto

Dopo tanti sogni e tanti disegni comincia il cantiere ma non finisce la progettazione, anzi è proprio adesso che tutto ricomincia e viene rimesso in gioco. Il cantiere è una sorta di continuazione del progetto. Lo realizza nelle forme ma allo stesso tempo lo rende vero nei contenuti.

Ogni lavorazione in cantiere porta nuove sorprese, specie in una ristrutturazione, e ogni scoperta crea nuovi problemi o apre nuove possibilità. Piccole cose di solito, a volte grosse sorprese, piano piano si scopre tutta la storia costruttiva dell’edificio.

Prima e dopo casa Dotolo

 

L’impresa, che aveva pianificato tutto il cantiere si trova a gestire varianti ed imprevisti. I committenti sono di colpo messi di fronte ad un’infinità di scelte le cui decisioni sono a volte sofferte e anche il progettista deve patire i suoi dolori cercando di tenere tutto nell’alveo delle norme tecniche e della Legge.

Ma sono le varianti e gli imprevisti che danno sapore al cantiere. Una ricetta che poteva sembrare scontata diventa invece più accattivante perché hai trovato l’aroma giusto. E allora ci prendi gusto e cominci a fare il surf con i capricci del caso, i ripensamenti dei clienti e gli “apporti esterni” dei tanti consulenti, venditori e parenti che entrano nel progetto in modo diretto o indiretto, in punta di piedi o con un do di petto, ma che sempre e comunque sconvolgono quello che ti sembrava il percorso lineare e scontato di un treno sui binari.

Casa Dotolo

 

La Direzione Lavori non è solo la continuazione del progetto in cantiere ma è un vero proprio dialogo a tre voci tra committenza, progettista ed impresa. Non basta progettare per costruire, bisogna costruire il progetto, ma per farlo devi adattarlo e reinventarlo in cantiere in modo che alla fine torni stranamente ad essere simile a se stesso.

Che lotta prima di arrivare alle finiture. Ogni cosa che riguardi le strutture e gli impianti sembra congiurare per rovinare il risultato finale. Tutto quello che sta dietro alla pelle dell’edificio è importante, imprescindibile, ma noi quello che desideriamo è il sogno finale di quei disegni renderizzati, che ci parlano solo di una promessa di felicità ma che ci mentono quando non ci parlano di tutta la tribolazione che occorre per arrivare a quel risultato. E il povero Direttore Lavori è costretto a spiegare in continuazione cose incomprensibili che riguardano stati tensionali e flussi di calore che, se non risolti a dovere, possono rendere il nostro Paradiso un Inferno per tutti gli anni a venire.

Rendering casa Dotolo

Per questo in un cantiere ci vogliono nervi saldi da parte di tutti. Dialogo, gentilezza e competenza. Altrimenti il cantiere diventa un manicomio e se ne esce distrutti. Per questo serve un’impresa tecnicamente competente ed onesta ed un progettista che lavora per risolvere i tuoi problemi, raccogliendo spunti ed offrendo soluzioni alternative ai problemi che gli vengono posti dall’impresa e dalla committenza.

Prima e dopo casa Dotolo

 

Alla fine sei stanco ma quando il lavoro è riuscito e puoi scattare una foto dei tuoi clienti con l’impresario, felici mentre ridono sul ponteggio, capisci che sei arrivato a capolinea e che ormai mancano solo pochi passi e poi potrai consegnare la casa a loro, che cominceranno a riempirla con la loro vita ed trasformarla ogni giorno fino a trasformarla nel loro autoritratto.

 

Paolo Nicolini, Enzo e Sara

 

E allora forza, corriamo veloci verso la fine di questo cantiere, arriviamo alle prove strumentali, al collaudo strutturale ed alla certificazione energetica finale, per consegnare questa casa ad una famiglia e lasciar riempire i suoi spazi con le storie della loro vita.

 

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