Trasformare un edificio esistente

Trasformare un edificio esistente: le cerchiature

Trasformare un edificio esistente

Ristrutturare e trasformare un edificio è un lavoro da archeologo.

Ogni volta mi sento come un piccolo Indiana Jones che va alla scoperta della sua grotta, per capire cosa diavolo si sarà inventato questa volta l’anonimo muratore che cinquant’anni prima aveva messo in forma di casa le sue fantasie.

Ogni edificio ha il suo progetto

Ogni ristrutturazione è un caso a sé stante, non esiste una metodologia di progetto predefinita, ma ogni difficoltà, ogni imprevisto, diventano lo spunto per una soluzione progettuale nuova.

Per questo occorre stabilire fin da subito un dialogo costante con la committenza.

Insieme si ricerca una modalità d’intervento specifica per quel cantiere, che sia in grado di sposare i desideri della committenza con i capricci dell’edificio e con la storia della sua costruzione che spesso scopriamo solo strada facendo, una volta che iniziamo a guardarlo con l’intento di ristrutturarlo.

Alla ricerca della luce naturale

Enzo e Sara volevano avere più luce naturale nella loro nuova casa e volevano avere spazi più grandi. Peccato che l’edificio esistente avesse corridoi angusti e poco illuminati.

Per fortuna alcune stanze avevano già grandi finestre, ma bisognava collegare la vecchia casa alla nuova e aprire delle nuove vetrate per il soggiorno al pianoterra, in modo da poterlo aprire verso il giardino e verso la una nuova pergola che volevano realizzare. Inoltre volevamo ridurre o chiudere completamente la maggior parte delle aperture a nord, per ridurre le dispersioni termiche del fabbricato.

Come prima cosa abbiamo verificato quanta luce naturale avremmo potuto ottenere con le nuove aperture e poi … abbiamo dovuto fare i conti con le strutture.

Impatto Zero - Civico 2

Consolidamenti strutturali

Maledette strutture! Ogni volta che vuoi fare qualcosa ecco che ti devi scontrare con la forza di gravità. E quando lo fai ti scontri anche con la normativa antisismica.

La casa ha quattro muri portanti perimetrali e un muro centrale che regge il tetto, ma ha solo due muri portanti trasversali per irrigidire la struttura.

I solai dei due piani dell’edificio sono privi della caldana strutturale che servirebbe per irrigidirli ed il tetto è fatto con travette di cemento che spingono sui muri perimetrali senza che nessun cordolo le contenga.

Per non aggiungere altri carichi alla casa abbiamo deciso di realizzare l’ampliamento in legno, staccandolo dall’edificio esistente con un giunto sismico che consentisse ai due edifici di non agire uno sull’altro in caso di sisma. I solai sono stati irrigiditi usando lamine di carbonio al primo piano per non rubare spazio agli impianti e con un massetto strutturale nel sottotetto.

Per aprire i nuovi varchi di collegamento tra il vecchio ed il nuovo edificio e per realizzare due nuove aperture tra il soggiorno e il giardino e portare luce dal soggiorno all’ingresso sono state realizzate sei cerchiature in acciaio, che hanno ridato all’edificio la rigidezza che aveva prima della realizzazione delle aperture.

 

Impatto Zero - Civico 2 - Fondazioni e cerchiature

Isolamento delle fondazioni e del pavimento controterra

L’edificio ha fondazioni di cemento armato che escono dal piano del marciapiede per venti centimetri. Da subito ci siamo domandati come avremmo potuto isolarle per “tenere i piedi i caldo” ma anche come avremmo potuto evitare di avere delle formazioni di muffa sui muri esterni del pianoterra.

Abbiamo eseguito diverse simulazioni agli elementi finiti dei dettagli di attacco a terra dell’edificio, fino a trovare una combinazione di isolamento verticale esterno delle fondazioni e di isolamento interno su tutto il pianoterra che ci consentisse di avere delle temperature interne delle murature e del pavimento tali da evitare condensa e muffa e che ci consentisse anche di risparmiare energia.

Impatto Zero - Civico 2 - Attacco a terra

La ristrutturazione è un lavoro di dettaglio

Quanti dettagli ha una casa! Ma una ristrutturazione ne ha ancora di più. E ogni dettaglio è un problema da discutere con la committenza e l’impresa, al fine di trovare una soluzione che non sia solo giusta ma anche bella, fattibile e … pagabile.

Con Enzo, Sara e Paolo di Impatto Zero abbiamo lungamente discusso tutti i dettagli di una casina all’apparenza semplice, ma che vista da vicino presentava tantissimi punti critici per l’isolamento termico delle strutture.

Quella loggetta in facciata su cui si affacciano due camere è anche il tetto del soggiorno, la pensilina d’ingresso è anche il pavimento di una camera … e tutti questi nodi vanno affrontati e risolti prima di andare in cantiere, e farlo è un lavoro lungo di disegno, calcolo termico e scelte tecnologiche ma, alla fine, il risultato si vede e questo ti appaga.

Impatto Zero - Civico 2 - Loggia

 

Stiamo entrando nel vivo del racconto, continua a seguirci e, se ti sei perso le puntate precedenti leggi qui!